Dopo Buonanotte Giacomino 5, Maurizio Pala in arte Kill Mauri, pubblicherà il suo secondo album autoprodotto. Il rapper sardo si racconta al Team Clipper, svelando i retroscena del nuovo progetto.
Iniziamo dalla grande novità. Siamo qui per parlare un po’ di “Sangue blu”, il tuo nuovo progetto a breve disponibile. Raccontaci da dove nasce questo disco. Qual’è stata la scintilla che ti ha convinto a realizzarlo?
Ciao a tutti raga, e grazie a Clipper per lo spazio!
Questo disco nasce un pò per caso a dire il vero. In realtà stavo lavorando ad un mixtape, che era principalmente su bit e strumenti scaricati, il classico lavoro a cui non ci si dedica molto tempo, da inserire su Internet. Poi quest’estate ho creato il bit, scritto, registrato e girato il video di Rione. Il tutto in un paio di giorni ed è proprio in quel momento ho pensato “why not?“
Infine avevo già ripreso nei mesi precedenti un pò confidenza con la produzione di bit, quindi ho deciso di bloccare l’uscita del mixtape e dedicarmi completamente ad un nuovo disco.
Ho cercato di tenere qualche testo che avevo, ma diciamo che l’ho rifatto da zero negli ultimi sei mesi. Quindi se dovessi individuare quale sia stata la scintilla che mi ha convinto a fare un album, quella è stata proprio Rione.
Dopo la fine della tua collaborazione con Machete, nonostante la stima e gratitudine che hai espresso nei loro confronti, hai affermato di avere bisogno di nuovo stimoli. Questo disco è un modo per rimetterti in gioco? Per cosa pensi si differenzi dai tuoi precedenti lavori?
In realtà tra i dischi che ho fatto con Machete e questo ce n’è un altro, che ho pubblicato quasi due anni fa, intitolato Buonanotte Giacomino 5. Si trattava di uno street album interamente prodotto, una via di mezzo tra “Sangue Blu“ e un mixtape diciamo.
La fase “nuovi stimoli” post Machete l’ho affrontata con quel disco, mentre quest’album è nato da solo.
In questo caso, il disco è venuto in maniera del tutto naturale, spontanea al massimo. Anche perché appunto, stavo lavorando a questo mixtape, quando mi sono accorto che i pezzi sono iniziati a diventare sempre più da album, fino al momento decisivo in cui ho pubblicato Rione.
Quest’anno ho trovato gli stimoli in me stesso. Sicuramente anche la voglia di provare a superarsi, non per forza a livello numerico, ma anche a livello artistico, è stato uno stimolo importante.
Tutto ciò non a nulla a che vedere con Machete, è più qualcosa di mio, completamente personale.
C’è qualche curiosità o anticipazione che ci puoi dare sulla realizzazione del disco?
Posso sicuramente dirvi che è un disco che stiamo curando sotto ogni aspetto. Finalmente sto lavorando ad un album, dove riesco a porre attenzione ad ogni minimo dettaglio, dall’aspetto grafico alla promozione. Ne vedrete delle belle…
Per quanto riguarda il sound invece, hai deciso di sperimentare qualcosa di nuovo o hai preferito mantenere una certa coerenza con la tua discografia? Qual’è il processo creativo che hai messo in atto per realizzare questo disco?
Per quanto riguarda il sound, di default, ogni anno io provo a cambiare un pò per il semplice motivo che mi annoio, quindi sicuramente è molto diverso dagli ultimi due dischi.
Forse a livello di testo può trovare qualche similitudine con vecchie produzioni, come nel Baratro e tutti quei dischi un pò più di cuore, però è anche molto tecnico, molto fresco come suono.
Non ho mai fatto un disco simile.
Per quanto riguarda il processo creativo rimane sempre lo stesso: sono affezionato alla carta e alla penna. Non scrivo i testi sul cellulare, per quanto io non sia vecchio (ho 29 anni) ma sono molto legato al mio metodo: un foglio, una penna e la mia cabinetta con il microfono dentro.
Registro sempre nello stesso modo. Pensate che registro ancora le doppie voci come facevo con i primi pezzi, che poi puntualmente cancello durante il mixaggio. Però il mio processo creativo è veramente “old school“, mentre per il risultato cerco di rimanere sempre fresco ed attuale. Comunque credo che l’importante sia il risultato, perché infine, poi, ognuno ha il suo metodo.
Oltre all’uscita del disco, ci sono altri i progetti a cui lavori attualmente?
No, adesso non ho altri progetti in ballo, perché per ora mi voglio veramente concentrare su quest’album. Dopo l’uscita del disco mi focalizzerò sui singoli, anche perché intendo realizzare qualche video e sopratutto voglio continuare a promuovere l’album anche nei mesi successivi, per cui non voglio mettermi altre cose in testa. Questo, almeno, per quanto riguarda la musica.
Parallelamente porto avanti il sogno di creare un videogioco, un progetto che ho da tanto, ma che ad oggi è ancora ad una fase embrionale. Si tratta di un’idea a cui non riesco a dedicare molto tempo per cui la sto sviluppando molto lentamente. Magari tra qualche anno… ma ora testa sull’album!
Arriviamo dunque ai live. Hai in programma qualcosa per questo disco? Come hai deciso di comunicarlo?
Sì, abbiamo diverse richieste, però al momento stiamo ancora cercando di organizzare le date, in modo da creare un piccolo tour verso febbraio o marzo. Dopo l’uscita dell’album, avremo ancora un mese intero per promuoverlo e vedere ovviamente se le persone lo apprezzano.
Ad oggi abbiamo qualche data, ma speriamo se ne aggiungano molte altre!
Grazie per il tempo che ci hai dedicato Kill Mauri. Ti facciamo un grosso in bocca al lupo per l’album!
L’album uscirà Lunedi 17 Dicembre 2018 e sarà disponibile in copia fisica qui. In copia digitale, invece, potrete trovarlo su Itunes e Google Play e in ascolto gratuito su Spotify e Youtube.
Solo chi acquisterà la copia fisica dell’album avrà in omaggio il Clipper Limited Edition x Kill Mauri; Capsule Collection in tiratura limitata (300 pezzi).
1 commento
Personalmente ho scoperto Kill Mauri da poco tempo nonostante ascolto musica Rap ormai da circa 30 anni. Faccio davvero i migliori auguri al rapper sardo, ha fame al microfono e questo mi piace molto. Altri aspetti che mi piacciono sono le metriche e il timbro vocale … bellissimo. Se riuscisse qualora ne avesse la necessità di costruire testi più ” impegnativi ” allargando gli orizzonti degli argomenti, farebbe a mio avviso un grande salto in avanti. Per il resto … i miei migliori auguri.