Non abbiamo resistito. Ci siamo teletrasportati a Codogné per scoprire cosa stavano combinando i ragazzi di CJF e ve lo dobbiamo dire, è stato davvero un festival pazzesco!
Negli ultimi anni, anche in Italia (finalmente potremmo dire) si respira aria di festival.
Da nord a sud, la musica è sempre in grado di unire migliaia di appassionati, giovani e adulti, in una serie di eventi unici e davvero spettacolari. L’estate si riempie di date, e sì…ce n’è per tutti i gusti.
Chi ci conosce, sa che ormai Clipper è un dichiarato #festivallovers e che, anche per quest’anno, l’agenda del summer tour vede il brand impegnato ogni weekend in tantissimi eventi diversi in giro per lo stivale.
La stagione si è aperta ancora a maggio in occasione del One Day Music Festival di Catania, per proseguire con Core a Treviso, Carpe Riem a Pesaro, Wallride ad Altamura, mentre aspettiamo TODAYS a Torino ed Ecosuoni a Napoli!
Questa volta però, abbiamo voluto infiltrarci a CJF, per raccontarvi un pò la storia di un festival in vera e propria evoluzione, per una volta, in veste di telespettatori.
Organizzato, rigorosamente, nel terzo weekend di luglio (e non si sgarra, questione di scaramanzia) l’evento è ormai alla sua ottava edizione ed è una vera calamita per migliaia di giovani appassionati di rock, punk, pop, indie e funky-house, capace di mixare grandi artisti a band locali.
Quest’anno hanno davvero fatto il botto con una line-up nella quale spiccano i nomi di Benny Benassi, The Bloody Beetroots e Planet Funk. Artisti e band di fama nazionale e internazionale, che hanno saputo tenere davvero altissima l’attenzione su questo festival.
Sugli artisti nulla da dire, ma sapete cosa ci ha colpito?
Quando Alex Perin, founder del CJF, ci ha accolti, nella sua semplicità ha subito voluto precisare questo festival sia il frutto della passione di chi, negli anni, l’ha portato avanti e di chi ogni anno entra nel team, come volontario. “Quello che è importante sottolineare – afferma Alex – è che nessuno guadagna 1 solo Euro da questo evento. Tutti svolgono il loro servizio a titolo di volontariato e probabilmente è proprio questo il segreto del nostro successo:
l’intera macchia nel festival è spinta unicamente dalla passione che spinge noi giovani a dedicare tutto il nostro tempo libero a questo grande progetto”.
Uno spirito di collaborazione, entusiasmo e aggregazione che si riflette in tutti gli aspetti del festival. Nessun dettaglio viene tralasciato, a partire dall’attenzione che ripongono per le famiglie e l’ambiente. Non mancano aree per bambini, torre panoramica (in perfetto stile Coachella), sistema cashless e isole ecologiche. Imperdibile, la zona street food.
Un mix di elementi che ha suscitato un forte interesse sul territorio, portando anche quest’anno il CJF Music Festival ad un esito davvero favorevole.
“Codognè è un paese di 5300 abitanti, il festival ha la capacità di triplicarne la popolazione durante i 3 giorni di evento” afferma Jessica Masini Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Codogné, “credo che questo significhi che siamo sulla strada giusta”.
Beh che dire ragazzi, per noi avete spaccato!
In bocca al lupo per la prossima edizione…e gente, se sarete in zona, non perdetevi l’occasione di passarvi una serata in compagnia tra musica e buon cibo!
Photo Credits: Giovanni Samarini [https://www.facebook.com/giovannisamarini.wilsonmakes]
1 commento
Cjf da paura, tanta roba