In un momento storico così delicato abbiamo deciso di dedicare la nostra playlist settimanale a coloro che hanno utilizzato la loro arte per dire NO alla guerra!
Moltissimi artisti nel corso degli anni han deciso di parlare di guerra nei propri pezzi, abbiamo voluto rendere omaggio a sette di loro. Abbiamo ascoltato solo e unicamente il nostro gusto personale, ben consapevoli dell’enorme mole di materiale a disposizione. Ognuno di questi sette pezzi ha qualcosa da dire, in modo e in termini diversi, ma tutti e sette hanno lo stesso scopo: propagare un messaggio di pace. Buon ascolto!
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Brano letteralmente senza tempo, scritto nel ’82 da Orzabal quando aveva 19 anni. E’ la “semplice” visione del mondo di un dicianovenne. Non tratta specificatamente l’argomento “guerra”, ma fa il focus è sulle preoccupazioni di un giovane che si rende conto che questo (“MAD“) mondo non gli appartiene. Abbiamo scelto la versione di Jasmine Thompson perchè crediamo che la sua delicatezza dia solo che risalto a un tale capolavoro.
HEAL THE WORLD
Pezzone del ’92 del king Michael Jackson talmente iconico che non ha bisogno di descrizioni. E’ un inno alla non violenza e all’uguaglianza. L’intento è quello di curare il mondo, e crearne un posto migliore per tutta la razza umana. Il video è davvero toccante, quasi interamente incentrato su scene di bambini in difficoltà.
WAR
Non esattamente il pezzo più famoso di Bob Marley, ma sicuramente il più adatto alla nostra playlist. I messaggi di pace e amore nelle sue canzoni non mancano, ma WAR è un vero e proprio inno alla pace. Il testo è preso dal discorso che nel 1963 Hailè Selassiè (reincarnazione del messia secondo il rastafarianesimo) diede nel 1963 all’assemblea Nazionale delle Nazioni Unite.
GENERALE (Anastasio)
Il pezzo di De Gregori è incommentabile per grandezza artistica. Abbiamo scelto la versione di Anastasio perchè premiamo la sua capacita di riempire di significato ogni singola strofa delle sue canzoni. Il “remake” di pezzi mastodontici sembra essere il suo forte e con Generale raggiunge il suo apice. Il nostro consiglio: ascoltatela con il testo sottomano. Lo trovate QUI! Bravo Anastasio!
Imagine (Pentatonix)
A proposito di pezzoni… Lennon in questo pezzo è più utopico che mai, uomini che vivono in pace, no frontiere, barriere o addirittura religioni. Si, impossibile… ma John vi chiede solo di immaginarvelo! Vi proponiamo la versione dei Pentatonix, gruppo che canta e “suona” accappella senza l’utilizzo degli strumenti.
La Guerra di Piero
E’ la storia di Piero che, trovatosi contro un nemico sul fronte esita nel sparargli, colpito da una botta di umanità. Esitare che gli costa la vita in quanto il nemico contrattacca e lo uccide. Pezzo che canta la stupidità della guerra in generale, ispirato dal ricordo dello zio materno di Fabrizio, vittima dei campi di concentramento.
21 guns
Chiudiamo come abbiamo cominciato, con un brano ibrido che parla più di conflitto interiore che di guerra. Anche se i riferimenti alla guerra ci sono e nemmeno tanto velati. “Conosci il valore di quello per cui lotti? Quando vale o non vale la pena morire?” Siamo nel 21 (ecco perche 21 Guns) secolo e stiamo ancora combattendo e morendo per cosa?