Ci è preso un raptus da “settimana enigmistica” e abbiamo raccolto alcune news curiose relative al mondo degli accendini, e non solo. Sono informazioni completamente inutili ma che vi faranno fare un figurone quando ve ne starete a chiacchierare coi vostri amici (finalmente!!!) e qualcuno vi chiederà in prestito il vostro accendino preferito.

1 … l’accendino è nato prima del fiammifero.

Ebbene sì, il primo accendino fu inventato nel 1823 da Johann W. Dobereiner, un chimico tedesco che però è conosciuto soprattutto per avere contribuito alla nascita della tavola periodica degli elementi. Funzionava a idrogeno al posto del GPL (per quello bisognerà aspettare l’inizio del ‘900) e con un filamento di platino al posto della pietra focaia. Il fiammifero invece è stato inventato nel 1827 dal chimico inglese John Walker, che scoprì che una miscela di solfuro di antimonio, clorato di potassio, gomma e amido prendeva fuoco sfregandola su una superficie ruvida.

2 …i Clipper sono riciclabili e riciclati

Lo sapete già che potete ricaricare completamente il vostro Clipper, risparmiando il 90% rispetto all’acquisto di un accendino nuovo, perché potete sostituire la pietrina e ricaricare il gas. Quello che forse non sapete è che il vostro Clipper è già fatto per il 30% con plastica riciclata e negli ultimi tre anni abbiamo ridotto del 25% l’energia utilizzata nella nostra produzione. Perché voi siete bravi, ma anche noi facciamo la nostra parte!

3 … gli accendini sono un buon modo per entrare nel Guinness dei primati

Il record per la più grande collezione di accendini è del belga Francis Van Herle, che ne ha addirittura 58.259. Invece, il 26 ottobre 2018 Samuel Foskuhl and Peter Sripol di Beavercreek (Ohio, USA) sono entrati nel Guinness dei primati per aver realizzato l’accendino più grande del mondo, lungo 2,17 metri e pesante circa due chili e mezzo. Comodo da tenere in tasca!

4.. l’amore tra accendini e concerti è nato (forse) a Woodstock

Ci sono molte storie riguardo alla nascita dell’abitudine di accendere gli accendini durante i concerti.

Una delle più accreditate fa risalire l’abitudine nel 1969, durante lo storico Woodstock: la cantante Melanie si stava esibendo durante la pioggia, quando ha visto accendersi sulla collina centinaia di candele, episodio da cui ha tratto ispirazione per il brano “Candles in the Rain”. Secondo altre versioni invece l’origine sarebbe da cercare in un concerto di Leonard Coen all’Isola di Wight nel 1970. Altri ancora tirano in ballo John Lennon and Yoko Ono in una performance a Toronto, sempre nel 1969 ma dopo Woodstock. Insomma, scegliete la versione vi piace di più e credeteci 😉

5.. con un accendino puoi brindare, o almeno aprire una bottiglia

Finalmente rivedete gli amici dopo tanto tempo, avete portato il vino e i bicchieri, ma avete lasciato a casa l’apribottiglie?! Niente paura, vi viene in aiuto il vostro fidato Clipper e una piccola lezione di di fisica: l’aria calda tende a salire verso l’alto. Per questo se scaldate il collo della bottiglia il tappo uscirà (Do not try this at home 😉 ma se proprio dovete farlo guardate prima i tutorial su Youtube così da non combinare guai, unica cosa… voi usate un Clipper 😇)