L’arte del giovane friulano colora la nuova collezione di accendini Clipper

«È un po’ come realizzare un sogno: la mia firma sugli accendini Clipper è un ponte per traghettare la mia arte fuori dai social network e farla conoscere a quante più persone possibile, passando da un oggetto che è un simbolo potentissimo di socialità vecchio stile. E che perciò rappresenta tutto quello di cui abbiamo bisogno oggi: tornare a condividere momenti di pura quotidianità in presenza». Alessandro Chersovani, alias @testadichezzo, non sta nella pelle. Da qualche settimana il linguaggio schietto delle frasi che hanno conquistato oltre mezzo milione di followers di ogni età su Instagram e i colori accesi che caratterizzano la sua arte rimbalzano di tasca in tasca alla conquista di vecchi e nuovi fan, viaggiando a bordo dei pezzi della nostra nuova collezione.

Una serie da quattro che è un invito ad accendere relazioni per scaldarsi l’anima.

Noi l’abbiamo intervistato. Ecco cosa ci ha raccontato il giovane web artist friulano!

Da dove nasce la tua arte e che cosa la contraddistingue?

«L’ultimo fondoschiena che ho disegnato – racconta Alessandro Chersovani, 24 anni, di Casarsa della Delizia – aveva le smagliature. Niente filtri sulla realtà né peli sulla lingua: credo che la mia forza stia tutta qui, nella capacità di sintetizzare contenuti potenti, che accomunano molti, in frasi e disegni semplicissimi, diretti, ironici e mai volgari. Arte per me significa inclusione, ma soprattutto condivisione. Condivisione di pensieri che prendono ispirazione dalla vita di tutti i giorni. Sono molto curioso e assorbo tutto quello che ho intorno, poi lo traduco con la mia calligrafia che è ormai diventata un marchio di fabbrica e ne faccio un contenuto da pubblicare sul mio profilo. È un flusso di coscienza come nella migliore cultura del freestyle: osservo, penso, scrivo, disegno».

Il momento in cui tutto è iniziato?

«Era l’autunno del 2019, ero impegnato nella stagione della vendemmia dell’uva quando, un bel giorno, gli appunti presi alla rinfusa su dei foglietti con la mia brutta grafia sono diventati dei post. Il lettering mi ha sempre appassionato e lo step successivo è stato mettere in pagina frasi estrapolate dalla quotidianità in cui utilizzavo proprio la mia brutta grafia con quella “e” al contrario. Ricordo che tutto è iniziato da una frase pronunciata ad alta voce da mia madre».

Perché @testadichezzo?

«Da quando sono piccolo amici di sempre e persone appena conosciute storpiano il mio nome in mille modi. Questo pseudonimo è la sintesi tra una delle storpiature più frequenti e un concetto che mi piaceva evidenziare nel presentare la mia arte: è la mia testa il principio della mia creatività, parte tutto da lì».

Dove ti vedi nel prossimo futuro?

«Da quando tutto è cominciato ho condiviso la mia produzione con la mia fan base di Instagram. Grazie a Clipper la mia arte adesso può uscire dal mondo dei social e spero che da questa collaborazione si aprano nuove strade. Io nella vita voglio fare arte. Non so in quali forme, non so attraverso quali canali e strumenti. Quello che è certo è che voglio emozionarmi ed emozionare con le mie creazioni».

La collezione Clipper del Chezzo è disponibile nei Clipper Store, nelle rivendite abilitate e online su myclipper.it