Ci risiamo…Il sodalizio Arte/Clipper è un dogma assodato ormai, con collezioni firmate da giovani creativi e noti esponenti del panorama figurativo nostrano che tuttora spopolano tra gli aficionados. Ma questa, signori, è un’altra storia…è la storia di un amore infinito, di una passione che scavalca le generazioni, di coincidenze inaspettate e date che si rincorrono, di vuoti improvvisi e improvvise intuizioni. È la dimostrazione che niente, in fondo, accade per caso e che dietro ogni segno c’è una ragione profonda.

Marco Minto fino a due anni fa masticava economia e statistica, con un buon lavoro in tasca e un biglietto di sola andata per Parigi sul comodino. Nella Ville Lumière, però, Marco non ci è mai arrivato: il lockdown che ha fermato il mondo, nel 2020 ha messo in stand by anche lui. E lui, invece di espatriare all’ombra della Tour Eiffel si è trasferito nella vecchia casa di famiglia. La stessa in cui, da bambino, trascorreva ore interminabili accanto al nonno – infermiere in pensione col pallino della pittura – osservandolo mentre dipingeva e cibandosi dei suoi silenzi più forti di mille parole. Una figura cardine nella sua vita, un maestro, con il quale condivideva non solo il nome e il cognome, ma anche la data di nascita. E dunque gliel’aveva promesso Marco, l’aveva giurato a sé stesso che, dopo la sua morte, mai avrebbe preso in mano un pennello. Troppo forte il peso dei ricordi e la sensazione di appropriarsi di una cosa non sua. Eppure il destino sa essere imprevedibile: durante la quarantena forzata nei luoghi dell’infanzia Marco ritrova proprio la tela e i pennelli del nonno ed è magia al primo tocco, la sospirata benedizione dall’alto, il passaggio del testimone e l’inizio di un cammino che in pochi mesi lo conduce fino alla D’E.M. Venice Art Gallery di Venezia e che oggi lo porta tra le braccia di Clipper, autore dell’ultima linea di accendini prodotta dal brand. Una limited edition interamente dedicata alla Serenissima e ai suoi simboli. La poetica di Marco, del resto, fatta di suggestioni esuberanti dal forte impatto visivo, ben si sposa con lo spirito scanzonato e anticonformista di Clipper.

Un modo allegro, simpatico e fuori dagli schemi per promuovere con leggerezza l’immagine imperitura di una città senza tempo attraverso le icone che ne hanno fatto la storia: c’è il Leone, c’è San Marco, ci sono il ponte di Rialto, il gallo e i gondolieri… tutti rivisitati in chiave pop e quasi naïf, con la semplicità, l’ottimismo e l’acceso cromatismo che costituiscono l’impronta inconfondibile dello stile di Marco, l’“Haring del Canal Grande”, innamorato della sua terra e desideroso di farla conoscere e apprezzare anche e soprattutto attraverso la lente di uno sguardo inedito, vivace e un po’ irriverente.
“Sìì la fiamma, non la falena”. Come Giacomo Casanova anche Marco ci invita a non inseguire la luce, ma a essere noi stessi il faro e la luce delle nostre esistenze. Un paragone calzante che rende la collaborazione con Clipper e le sue “fiamme” ancora più ricca di spessore.
La collezione Clipper X Marco Minto, lanciata proprio in questi giorni, è declinata in una duplice versione: lo special pack da 4 grafiche (due delle quali create appositamente per questa confezione) acquistabile nello store online e nei punti vendita autorizzati di Venezia, e il carousel da 8 grafiche, disponibile unicamente nei punti vendita autorizzati di Venezia nell’inedito espositore total black. Un inno alla città e per la città, dunque, e un invito a scoprirne e riscoprirne le millenarie tradizioni, laddove i più attenti riconosceranno anche i colori del Venezia Calcio, che peraltro ha appoggiato con entusiasmo il progetto partecipando al processo creativo e concedendo una piccola anteprima della sua nuova maglia.
Altro partner sarà CocaiExpress, il servizio di SmartConcierge locale nato durante la pandemia come servizio gratuito e ora multiservice della città: attraverso la propria piattaforma distribuirà la ClipperBox sui suoi canali.
1 commento
Bellissimi!
Connubio tra semplicità e vivacità in una sintesi di Venezia sorprendente ed accattivante.
Complimenti all’artista e a Clipper per credere in queste iniziative